La Radio: teoria di Maxwell
La teoria di Maxwell si riferiva principalmente alle onde luminose; quindici anni dopo, il fisico tedesco Heinrich Hertz riuscì a generare tali onde elettricamente. Ha fornito una carica elettrica a un condensatore e poi lo ha cortocircuitato con un arco elettrico.
Frammento del libro "Manuale di Produzione Multimediale"
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L'ingegnere elettrico e inventore italiano Guglielmo Marconi è universalmente considerato l'inventore della radio. Dal 1895 sviluppò e perfezionò il coeso e lo collegò a una forma di antenna primitiva, con l'estremità collegata al suolo. Ha anche migliorato gli oscillatori a scintilla collegati a antenne rudimentali. Il trasmettitore è stato modulato da un normale tasto telegrafico. Il coherer del ricevitore azionava uno strumento telegrafico che funzionava fondamentalmente come un amplificatore.
Nel 1896 riuscì a trasmettere segnali da una distanza di 1,6 km e registrò il suo primo brevetto inglese. Nel 1897, trasmise segnali dalla costa a una nave 29 km al largo. Due anni dopo riuscì a stabilire una comunicazione commerciale tra Inghilterra e Francia in grado di funzionare indipendentemente dal tempo; all'inizio del 1901 riuscì a inviare segnali a più di 322 chilometri di distanza, e alla fine dello stesso anno trasmise un'intera lettera da un lato all'altro dell'Atlantico. Nel 1902, i messaggi transatlantici erano già stati inviati regolarmente e nel 1905 molte navi trasportavano apparecchiature radio per comunicare con le stazioni costiere. In riconoscimento del suo lavoro nel campo della telegrafia senza fili, nel 1909 Marconi condivise il premio Nobel per la fisica con il fisico tedesco Karl Ferdinand Braun.